In campagna col FigoMoro alla scoperta del territorio e dei prodotti tipici

Oggi vi porto “In Campagna col FigoMoro“!

No, niente paura, non andremo a passeggio per i campi in compagnia di un baldo giovane!

Eccolo qua, il FigoMoro, l’antico fico coltivato a Caneva (PN) da molti secoli or sono: un piccolo rosso e saporito frutto tutelato da un Consorzio, per garantirne tradizione e lunga vita.

E’ l’ultima domenica di agosto e, da ormai tre anni, è la giornata in cui lui, il FigoMoro, viene vestito a festa.

Questa è la sua giornata sì; lui è il protagonista indiscusso. Ma con sé porta in festa tutto il territorio, accompagnato da molti altri prodotti tipici, perché “In Campagna col FigoMoro” è una meravigliosa iniziativa esperienziale, un evento di turismo enogastronomico a 360°, che vuole promuovere tutti i prodotti tipici e la buona cucina del Friuli Venezia Giulia.

La location è Villa Frova, attorniata dal silenzio della campagna, appunto, e poco distante da alcune delle coltivazioni di fichi.

In Villa il FigoMoro si “nasconde” ovunque, sorprendendo i vostri occhi e il vostro palato: cassette di frutti freschi occhieggiano qua e là, richiamando la vostra attenzione, tentandovi (e ci riescono) di assaggiarne uno, appena colto, rosso, succoso, dolce zuccherino. Immancabili le composte del Consorzio, dalle marmellate ai fichi caramellati, dalla confettura con senape a quella con peperoncino, e via via, fino alla crema più squisita che mai, il CiocoMoro, sorridente e fieramente spalmato in mezzo a un panino.

Ma il FigoMoro, vi dicevo, non è egoista e baldanzoso, e con sé accompagna lieto prodotti e aziende, felici di adornalo ancor più saporitamente. Così volti lo sguardo e lui ti aspetta, preparato dalla Prosciutteria F.lli Martin, con un mantello di prosciutto di San Daniele, oppure tagliato a fette more more, su pane fresco e casalingo spalmato con formaggi di capra dell’ Azienda Agricola San Gregorio.

E poi arriva Le Troi Chef che nutre di FigoMoro persino un panino allo zafferano della Pedemontana, sposandolo con battuta di trota locale e ricotta di capra. L’insalatina anche si lascia baciare dal fico, in un vaso dove si tuffano pure prosciutto crudo croccante di Maniago, valeriana e mozzarella di bufala.

Davvero non sai cosa assaggiare prima… Tutti piatti accompagnati da  vini del canevese delle cantine Rivecoldefer, Prosecco Pradego, Ai Giardini, e, per chi non ama il vino o per i bambini, dall’ Acqua Dolomia.

E a proposito di bambini, eccoli lì i più piccoli, intenti a intrecciare cestini per poi usarli per raccogliere i fichi.

Laboratori organizzati da Lis Aganis mentre tutti, ma proprio tutti, possono scegliere di vivere l’esperienza della raccolta nei frutteti del FigoMoro, oppure  visitare il sito Unesco del Palù di Livenza e delle Risorgive, accompagnati dall’Associazione Naturalistica Prealpi Cansiglio Hiking.

Il pomeriggio vola lieto e in fretta: natura, sorrisi, divertimento, compagnia e sentimento di appartenenza a una terra ricca e prodigiosa. E arriva il momento di sedersi a tavola.

Il trasformista nel piatto è sempre lui, il FigoMoro, ma il mago ai fornelli stavolta è Cristian Fraresso, abilmente affiancato da Andrea Marzotto e tutto lo staff de Le Troi Chef.

Due show cooking di alto livello che danno vita a un appetitoso risotto con FigoMoro, yogurt trota e polvere di caffè’ e a un sublime petto d’anatra glassato al miele e vino rosso con FigoMoro e timo.

Chef Fraresso non manca di svelare al pubblico alcuni dei segreti dei piatti: il petto d’anatra ha una carne dolciastra e dunque ben si abbina al fico, ma ciò che lo rende gourmet sono il sugo insaporito con del vino refosco e un goccio di miele (Consorzio miele d’acacia) e una lenta cottura sotto vuoto; la Cipolla di Cavasso e Valcosa insaporisce invece il riso, addolcito da trota blu leggermente marinata in zucchero e sale. Yogurt di capra e un po’ di caffè incorniciano il quadro di sapori, che, amalgamati ma spiccanti ognuno nella loro singolarità, esplodono in bocca risvegliando i nostri sensi.

Ed è ancora Cristian Fraresso a deliziare i presenti all’After Dinner, novità di questa edizione 2018: lonza al sale dolce con FigoMoro in due consistenze, mandorle tostate e mentucciafusillone di gragnano, burrata affumicata, FigoMoro, polvere di speck e rosmarino.

La notte è scesa, ma la musica prolunga la festa e il FigoMoro fa la sua uscita in gran finale trasformandosi in caipirinha e mojito. Sì, è proprio un figo… moro, capace di adattarsi ad ogni situazione, di tenerci compagnia in ogni periodo dell’anno (fate scorta di conserve!), in attesa che la prossima ultima domenica di agosto arrivi.

E sarà un’altra indimenticabile giornata, organizzata dal Comune di Caneva, Camera di Commercio di Pordenone attraverso Pordenone with Love e Consorzio per la tutela e valorizzazione del FigoMoro di Caneva.

Non mancate l’anno prossimo!

In campagna col FigoMoro

 

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IDEATORE E AMMINISTRATORE DI RISTORHUNTER - Giornalista pubblicista e scrittrice, Francesca è felicemente ossessionata dai racconti e dal potere delle storie: se infatti nessuno è in grado di contrastare la forza di gravità esercitata dalle storie, lei ne è sin dai primi anni di vita la prima vittima. Docente di "arte della narrazione" (anche applicata al mondo enogastronomico), che ama in verità definire "scrittura emotiva", crede che sia assolutamente vero che "Dio creò l'uomo perché gli piacciono le storie". Per Francesca insomma la scrittura è una cosa seria, perché scrivere significa dire quello che non riusciamo a dire e perché la scrittura è "un atto di conoscenza che si maschera di finzione".

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