Rosa di Gorizia

Una rosa antica.

Le foglie esterne marciscono e dal cuore nasce un bocciolo. Un bocciolo rosso intenso che già l’impero austriaco decantava alla fine dell’800.

Rosa di Gorizia

Una rosa molto antica, dunque, ma… non è un fiore.

La Rosa di Gorizia è un raro radicchio invernale che nasce nelle campagne goriziane, oggi presidio Slow Food e il più rinomato radicchio al mondo.

Il radicchio regina della tavola.

Una rosa non può che essere una regina e quella di Gorizia regna infatti sovrana e incontrastata, tra tutti i radicchi, a tavola.

Dietro la sua bellezza si celano un lungo lavoro manuale ed un grande amore per la terra friulana. I boccioli vengono infatti selezionati rigorosamente a mano, scelti singolarmente, per dimensione e colore, affinché siano identici, appunto, a quelli di una rosa rossa.

La semina avviene a marzo e a fine novembre ha inizio la raccolta. Le piantine vengono legate in mazzi, pronte per la fase di sbiancamento: una magia che avviene quando i mazzi vengono adagiati su un letto caldo in un locale riparato e buio.

E’ qua che le foglie esterne marciscono e i boccioli fano capolino, splendidamente vermigli, dopo un’attenta e manuale “tolettatura”, pronti per… indossare la corona ed essere portati in tavola!

L’Azienda Agricola Lucia.

Gustata fresca, la Rosa di Gorizia ha un sapore persistente ed una croccantezza rara, ma grazie all’ Azienda Agricola Lucia, che ha sede a Palmanova (UD), può essere gustata tutto l’anno in preparazioni che si trasformano in vasetti di radicchio in vaso cottura o sott’olio.

Potete gustare queste prelibatezze da sole, oppure utilizzarle nella preparazione di piatti di carne, o ancora, accompagnate ai formaggi.

A voi la scelta e la fantasia, ma quando la assaporate ricordate queste parole di Lucia Nulatti:

In un bocciolo di Rosa di Gorizia è racchiusa tutta l’essenza friulana: passato, presente e futuro di una terra di confine…

Perché come dico sempre, in ogni prodotto è racchiusa la magia di una storia unica e irripetibile!

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IDEATORE E AMMINISTRATORE DI RISTORHUNTER - Giornalista pubblicista e scrittrice, Francesca è felicemente ossessionata dai racconti e dal potere delle storie: se infatti nessuno è in grado di contrastare la forza di gravità esercitata dalle storie, lei ne è sin dai primi anni di vita la prima vittima. Docente di "arte della narrazione" (anche applicata al mondo enogastronomico), che ama in verità definire "scrittura emotiva", crede che sia assolutamente vero che "Dio creò l'uomo perché gli piacciono le storie". Per Francesca insomma la scrittura è una cosa seria, perché scrivere significa dire quello che non riusciamo a dire e perché la scrittura è "un atto di conoscenza che si maschera di finzione".

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