Microbirrificio Campa: produzione artigianale limitata per ogni occasione e predilezione

Micorbirrificio Campa Birra Caleddha

“Chi beve birra CAMPA cent’anni!”

Il gioco di parole è presto fatto e questo è lo slogan, efficace e simpatico, del Microbirrificio Campa, azienda vinicola di Corigliano d’Otranto (LE), dove giovani ragazzi hanno scommesso tutto sul loro territorio e avviato una produzione limitata di birre artigianali: made in Salento e tutte naturali.

Mi piace “andare a caccia” di prodotti che abbiano una storia da raccontare, mi piace raccontarla assaporandoli, mi piace pensare ai sogni racchiusi nei loro profumi, aromi e sentori. E quando i sogni sono quelli di giovani che hanno investito il loro futuro sulla valorizzazione della propria terra l’emozione e la curiosità si fanno più forti.

Il Salento ti parla già dalle etichette, dove i giochi di parole tornano ridenti, abbinando il dialetto locale alle caratteristiche organolettiche di ogni birra. Così Carusa, che significa Ragazza, è una birra scura, dolce e con note di nocciola. E’ la birra che l’azienda Campa ha dedicato alle donne salentine, perché ne rispecchia fisicità e carattere. Caleddha invece (Carina) è il ritratto degli uomini del salento: una birra di carattere, robusta e con un retrogusto leggermente amarognolo, perfetta per dissetare dopo una lunga giornata di lavoro.

Per tutti i gusti e occasioni non può mancare un prodotto dal basso grado alcolico: la biondissina Beddha (Bella), ottima compagnia per farinacei e frutta secca. Novità di questa estate 2018, la Beddha diventa Weizen, torbida e dolce, con quelle note acidule tipiche del malto di frumento e ricca di lieviti vivi in sospensione.

Ma parliamo di loro allora, di malti e lieviti.

La produzione del Microbirrificio Vinicola Campa è figlia di un’attenta selezione: malti, luppoli e lieviti sono pregiati e l’aggiunta di conservanti e additivi è severamente vietata! Il risultato della lavorazione artigianale sono birre vive che rifermentano in bottiglia, perché la carbonazione avviene in maniera naturale.

Come accorgersi? I lieviti li vedete depositati sul fondo della bottiglia. Le birre Campa sono torbide: niente filtrazione o pastorizzazione, a tutto favore di vitamine B e amminoacidi essenziali.

Il racconto non finisce qui, perché se San Nicola è il patrono di Corigliano, non poteva non avere una birra a lui dedicata, chiara e forte, sia di carattere che per alta gradazione alcolica. Al palato fruttata, poi ti stupisce con il gusto finale di luppolo fresco.

Le strenne natalizie cantate nel periodo dell’Avvento diventano Le Strine, dove la rossa dolcezza iniziale, al profumo di miele di acacia, sul finale lascia spazio all’amaro, dovuto alla lunga maturazione in bottiglia e ai tipi di luppolo utilizzati. E in autunno la birra alle castagne è pronta a solleticare i palati coi suoi sentori affumicati.

Se è vero che chi beve birra campa cent’anni, è anche vero che ogni occasione vuole la sua birra e ognuno di noi ha le proprie personali predilezioni: rossa, bionda, forte, leggera, dolce o amara… La selezione Costa accontenta tutti, ma attenzione la produzione è limitata, perché quando artigianalità, naturalità e racconto di una storia si abbracciano la qualità vince sulla quantità!

Micorbirrificio Campa birre artigianali

 

Microbirrificio Campa – Vinicola Salentina Campa

Via Messapia 21 – 73022 Corigliano d’Otranto (LE)

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IDEATORE E AMMINISTRATORE DI RISTORHUNTER - Giornalista pubblicista e scrittrice, Francesca è felicemente ossessionata dai racconti e dal potere delle storie: se infatti nessuno è in grado di contrastare la forza di gravità esercitata dalle storie, lei ne è sin dai primi anni di vita la prima vittima. Docente di "arte della narrazione" (anche applicata al mondo enogastronomico), che ama in verità definire "scrittura emotiva", crede che sia assolutamente vero che "Dio creò l'uomo perché gli piacciono le storie". Per Francesca insomma la scrittura è una cosa seria, perché scrivere significa dire quello che non riusciamo a dire e perché la scrittura è "un atto di conoscenza che si maschera di finzione".

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