Eventi culinari, mostre mercato, sagre e feste stagionali sono la giusta occasione per scoprire e conoscere i produttori di insolite prelibatezze. Sapori autentici e originali proposte di prodotti biologici costituiscono un mercato di prodotti nicchia pieno di curiosità.
Gustose alternative e dove cercarle.
La maggior parte di noi è abituata a comprare ciò che serve in supermercato, sballottati tra la fretta quotidiana e una lista di necessità, che spesso ci porta inconsapevolmente a rifornirci delle solite cose.
Se non si lavora nel settore culinario è abbastanza comune che manchi creatività nella fase dell’acquisto delle materie prime, ma non deve per forza andare così.
Se reindirizzassimo lo sguardo dalle grandi quantità di prodotti visti e rivisti, aguzzassimo la vista e decidessimo di andare alla scoperta di piccole aziende, resteremmo piacevolmente colpiti dalla varietà dell’offerta di prodotti fatti a mano.
Si tratta per lo più di attività mandate avanti da poche persone, o gestite a conduzione familiare, che propongono prodotti saporiti e biologici, considerati di nicchia, perché escono da quegli schemi nei quali il nostro palato è stato intrappolato, senza che prima gli fosse stato chiesto se fosse d’accordo.
Formaggio di capra erborinato con petali di rosa e frutti di bosco – crediti foto Carlotta Gelletti Formaggio d’alpeggio con latte a crudo – crediti foto Carlotta Gelletti
Sembra difficile scovarle, ma in realtà la missione è più semplice del previsto.
Di fatto, in qualsiasi regione italiana vi troviate, esistono sicuramente almeno una decina di eventi l’anno dedicati al cibo, all’artigianato di qualità, alle tradizioni locali o alla natura in generale ed è in queste occasioni che, di solito, si ha la possibilità di incontrare produttori del settore agroalimentare, provenienti da differenti zone della penisola, pronti ad attirarvi con le più svariate proposte, appunto, con prodotti di nicchia.
Proprio andando a vedere i più variegati eventi e le più particolari sagre, che hanno luogo nelle differenti località del Friuli Venezia Giulia, ho compreso che essi rappresentano il momento perfetto per incontrare i piccoli produttori di delizie.
Alcuni prodotti di nicchia scoperti nella mia Regione, il FVG.
Nel mio caso, molte interessanti scoperte le ho fatte proprio nelle manifestazioni. Tra quelle che si svolgono a Trieste come non citare gli Horti Tergestini, una mostra mercato di fiori e artigiani dove ho avuto modo di assaggiare una particolare bevanda leggermente dolce dell’azienda marchigiana Morello, realizzata aggiungendo le visciole al vino rosso.

Anche le feste stagionali dei paesini friulani sono l’occasione per scoprire piccoli e affascinanti borghi medievali, come anche un serbatoio di curiosità culinarie; ad esempio, alla festa della Zucca di Venzone non si possono non assaggiare i krapfen con crema di zucca: un dolce che regala tanta perplessità prima dell’assaggio, quanta goduria e soddisfazione dopo averlo addentato!
A rendere il tutto ancora più affascinante è il fatto che l’esperienza è diversa di produttore in produttore e per questo motivo ogni incontro fa scoprire qualcosa di nuovo ed arricchisce in maniera singolare.
Bizzarre e brillanti idee.
Vi sono volte in cui si può venir colpiti da idee insolite, come quella di creare degli orsetti di caramella artigianali dai gusti particolari, ad esempio, cranberries e vaniglia, adatti sia per essere mangiati così, sia per essere sciolti in acqua calda; ebbene sì da un orsetto può nascere una gustosa tisana di frutta!
Altre volte, invece, si può venire a conoscenza di sfaccettature particolari di un prodotto a cui siamo abituati, ma che non sappiamo davvero come venga realizzato.
Per esempio, avere la possibilità di scoprire che la produzione del tradizionale aceto Balsamico di Modena Dop prevede, che man mano che una botte viene erosa dall’aceto, ne venga costruita un’altra sopra la precedente; per questo motivo se ne ha a disposizione un numero limitato, che nella maggior parte dei casi, viene fieramente tramandato da generazione in generazione.
In questi eventi gli espositori sono molto aperti alla curiosità del pubblico, non vogliono solo vendere, desiderano spiegare, raccontare e far conoscere.
Può capitare l’occasione di degustare aceti invecchiati dieci, trenta, cinquant’anni o cent’anni in botte, percepirne le differenti sfumature di sapore e constatare che quando è tanto vecchio non viene destinato al commercio, ma conservato come fosse un tesoro di famiglia, un elisir da tenere ben nascosto e di cui sono disposti a condividere solo qualche goccia per poterne sfoggiare l’inestimabile valore.
Usi inconsueti e il fascino del passato.
Altri incontri, invece, ci fanno scoprire delle potenzialità nascoste di un alimento che non avevamo mai osservato da quel punto di vista, come l’dea di una coppia di produttori di Olio extravergine di oliva di utilizzarlo anche per preparazioni dolci, facendolo diventare il protagonista di gustosi e originali biscotti.
Capita anche di avvicinarsi a un prodotto per l’abilità con cui esso rievoca tempi lontani.

Esistono i racconti di storia, ma anche i sapori della storia, per i quali alcuni prodotti fungono da romanzo. Una pasticceria di Aquileia, ad esempio, ha inventato la torta Aquileia, uno scrigno di pasta frolla che custodisce un ripieno ispirato agli ingredienti dolci prediletti dagli antichi romani nei banchetti imperiali, ovvero: noci, farina di farro, uvetta e miele. Un’eco del passato, perfetto per darci il buongiorno di mattina, nel nostro presente.
Per fare un orto ci vuole conoscenza, per fare una prelibatezza ci vuole un orto!
Un altro evento dedicato ai piccoli produttori è Magici Intrecci a Strassoldo, in questa manifestazione gli organizzatori pongono un particolare riguardo anche al biologico.

Uno degli obbiettivi è mettere in luce il valore della conoscenza degli agricoltori-produttori. Partendo da un seme riescono, con calma e dedizione, a dare vita a un prodotto tanto rispettoso del territorio che lo ha dato alla luce, quanto delizioso, che farà gran scena sulle nostre tavole.
Alcuni stand sono ormai presenti da diversi anni, aver modo di provare le varie proposte e farsi raccontare le aziende, fa venire davvero voglia di andarle a vedere dal vivo, per toccare con mano il lavoro giornaliero, grazie al quale un orto riesce a sfoggiare tutti i suoi colori in fiori, verdura, bacche, erbe e frutti.
Semetella, abbinamenti inconsueti e nuovi sapori.
Mirca e Thomas sono i fondatori della azienda agricola umbra Semetella.
Quando vanno a qualche evento posizionano in bella vista ampie cassette di legno straripanti di patate rosse, carote gialle e viola, aglio orsino e pannocchie multicolori. Lo scopo è quello di far conoscere queste varietà al grande pubblico, abituato alle verdure standard trite e ritrite e purtroppo sempre meno saporite.
Propongono anche dei lavorati e il prodotto di punta sono le conserve di frutta a basso contenuto di zuccheri, le confetture, le giardiniere e varie salse particolari.
Il loro punto di forza è la profonda conoscenza della materia prima. Andare nel loro stand significa scoprire le santa rosa, le gocce d’oro e i prugnoli, che sono delle diverse varietà di susine, con un loro colore e un gusto specifico ben distinto.
Mirca e Thomas sono intenditori anche di bacche commestibili e per questo la loro fantasia genera prodotti di nicchia come conserve di corbezzoli, di arancia rossa e biancospino, di mele selvatiche e aronia, piccola bacca viola scuro che ricorda il mirtillo, caratterizzata da un gusto aspro con un sentore vinaccia.
Ma non è finita, sul banco ci si imbatte anche in un insolito pesto di portulaca, un’erba di campo commestibile dal sentore amarognolo, usata fin dall’antichità. Pronta a incuriosirci c’è anche una confettura di corniolo, un arbusto proveniente dall’Asia che produce bacche rosse molto nutrienti.
L’esperienza ha il valore aggiunto della gentilezza e della disponibilità, perché Thomas e Mirca rispondono a qualsiasi domanda e fanno rigorosamente assaggiare tutto ciò che ci stuzzica.
Sempre pronti e felici nello spiegare il perché di certe ricette, come ad esempio, il fatto che il ketchup al biancospino non fa “solo figo”, ma nasce dal principio che il sentore affumicato del classico ketchup al pomodoro, è per forza creato con l’aggiunta di aromi, mentre la bacca di biancospino assume il retrogusto affumicato naturalmente in cottura.
Esposizione di melette selvatiche, patate rosse e viola e carote gialle e viola – crediti foto Carlotta Gelletti Conserve di frutta e bacche dell’azienda Semetella – crediti foto Carlotta Gelletti Varie tipologie di zucche, pannocchie, daikon e asparagi selvatici – crediti foto Carlotta Gelletti
Artemisia: sempre bello, sempre buono, ma disidratato!
Un altro stand che non manca mai a Magici Intrecci è quello di Artemisia. Impossibile non fermarsi, perché è un exploit di colori e di profumi che invade, occhi e palato, di allegria.
Sono specializzati nella tecnica della disidratazione: dal caco alla carota, dal mango alla zucchina, dai frutti di bosco alla zucca. Insomma, degli spuntini sani e originali perfetti per una merenda veloce, ma altresì adatti a impreziosire la tavola ad un aperitivo con ospiti.
Se si vuole abbellire, con gusto, torte e insalate, i variopinti mix di fiori eduli fanno al caso.
Come alternativa al prodotto affettato, propongono anche una vasta gamma di granulati, sempre naturali, pensati per insaporire liquidi e impasti. Di questa tipologia spicca il loro brodo vegetale, un concentrato di oltre venti verdure disidratate e ridotte in polvere, un vero tocco di sapore per i vostri piatti.
Interessante e adatta ai ritmi settimanali, è l’idea di offrire curiosi semi preparati, basta aggiungere acqua e brodo ed ecco che comparirà sulla vostra tavola un gustosissimo risotto agli asparagi e dalie, o ai carciofi e limoni e tante, altrettanto accattivanti, varianti.

Naturalpina: prodotti di nicchia non solo da mangiare.
A Belluno incastonato tra i monti c’è un giardino di erbe e fiori di montagna accanto a un meleto, si tratta del cuore pulsante di un’altra interessante azienda biologica chiamata Naturalpina. La materia prima appena colta viene trasformata in diversi prodotti, sia alimentari sia per il benessere del corpo, come oli e creme.
Anche loro sono spesso presenti ai Magici Intrecci al Castello di Strassoldo, dove oltre a scoprire la loro offerta, si viene a conoscenza del fatto che la loro struttura prevede un singolo appartamento dove è possibile soggiornare con la propria famiglia. Un modo alternativo per godersi la tranquillità e il verde della valle alpina, con l’affascinante opportunità di fare una visita guidata dell’azienda insieme ai proprietari.
Degne di nota sono le loro tisane alle erbe e fiori alpini, elegantemente disposte in un packaging elegante e perfetto anche per un regalo. Propongono infusi preparati con melissa, malva, fiordaliso e lippia, chiamata anche erba cedrina per le sottili foglie profumate di limone; oppure con sambuco, salvia dolce, rosa antica e monarda, un’erba le cui foglie e fiori sono caratterizzati da un aroma di bergamotto con proprietà benefiche.
Speciali sono i succhi di mela, più dissetanti quelli realizzati con l’aggiunta della menta e più adatti a essere bevuti caldi, quelli chiamati mela brûlé, ispirati alla famosa bevanda vin brûlé, della quale utilizzano le stesse spezie – chiodi di garofano, cannella e anice stellato.

Scovare proposte insolite (quelle che qui abbiamo definito “prodotti di nicchia”) nutre la nostra curiosità e ci invita al vagabondaggio: dobbiamo tenere a mente che siamo circondati da racconti di persone e famiglie pronte a regalarci bontà inaspettate. E non dimentichiamo poi che una bella storia lascia sempre un bel sapore in bocca!
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