Il mondo del vino entra nel Metaverso

Vino e Metaverso, un matrimonio di primo acchito impossibile alla mente dei più. Perché potrebbero sembrare due mondi agli antipodi.

Ma questo connubio si sta evolvendo e per le aziende del vino, e non solo, si stanno aprendo nuovi scenari, attraverso l’utilizzo di strumenti capaci di ampliare i confini dell’esperienza.

Un nuovo modo di vivere il vino, che piace soprattutto alle giovani generazioni ma che affascina uomini e donne di tutte le età.

Il Metaverso

Metaverso, parola coniata nel mondo cyberpunk del 1992, rappresenta una realtà digitale che con il passare del tempo si sta concretizzando e consolidando sempre più.

Reale e virtuale si fondono e sono oramai molti i settori attivi e operativi in questo universo parallelo. Arte e moda in testa, sono stati i primi a permettere l’acquisto di opere e vestiti tramite gli NFT, Non Fungible Token, letteralmente “gettoni non fungibili”.

Ma cosa sono?

Donna che entra nel Metaverso attraverso un visore
Credits Canva

Senza scendere in tecnicismi eccessivi, gli NFT sono strumenti nati per rendere digitali oggetti collezionabili, potendone attestare la proprietà dell’acquisto e permettendo di tenerle al al sicuro grazie alle cosiddette “Blockchain”.

All’acquirente, cioè, viene data la possibilità di esporre e utilizzare gli articoli nel proprio spazio digitale.

Ed ecco che i visitatori possono quindi vivere un’esperienza unica, e certamente innovativa, rispetto al precedente modo di interpretare la visita in un uno shop o il semplice tenere in un guardaroba un abito da mostrare agli amici quando vengono a trovarci a casa.

Vino e Metaverso: un nuovo trend

Il trend tecnologico che ha già rivoluzionato il mondo dell’arte e della moda si appresta sempre più a conquistare altri settori.

Va sottolineato che questo nuovo “universo digitale” genera un mercato di oltre 20 miliardi di dollari: una dimensione perciò attrattiva per ogni tipologia di business.

Ed ecco allora che anche il settore del cibo e del vino abbraccia il Metaverso.

Ma cosa succede quando la realtà virtuale incontra il mondo delle cantine italiane?

Vino e Metaverso un nuovo Trend. Credits Canva

La sfida si fa per certi versi più ardua ma allo stesso tempo suggestiva: trovare un modo per portare avanti il difficile equilibrio tra il piacere di un buon bicchiere di vino gustato in compagnia in una cantina e la possibilità di avere a portata di “visore” migliaia di bottiglie ed etichette provenienti da tutto il mondo, grazie ad uno spazio digitale dove tutto questo può trovare la sua massima realizzazione.

Fino a poco tempo fa pensare che una bottiglia di vino potesse avere un suo gemello digitale a completarne il valore e aumentare l’aspetto esperienziale suonava a dir poco visionario!

E invece ecco che anche l’atto del bere e del mangiare si dematerializzano.

Per capire come, abbiamo individuato e sperimentato due progetti peculiari e all’avanguardia: Vinophila e Cellaverse.

Vinophila, expo nel metaverso che elimina le distanze

Vinophila è nata nel 2020 dalla startup triestina Labhornet.

Guidata da Lorenzo Biscontin, manager e docente universitario, ha una mission molto chiara: creare un grande spazio espositivo accessibile da tutti, soprattutto giovani, attraverso qualsiasi dispositivo e in qualsiasi parte del mondo.

Il Metaverso di Vinophila – Credits Vinophila

Una realtà immersiva in cui camminare e interagire in una vera e propria Expo digitale, aperta indifferentemente a tutti, che si tratti di produttori, trade o consumatori.

Una veloce registrazione, la creazione di un proprio Avatar, attraverso i cui occhi vivere un’esperienza totalizzante, e si è liberi di girare per padiglioni e stand.

Ci sono aree differenziate, studiate per poter partecipare a eventi, conferenze, degustazioni, presentazioni live, oltre che poter fruire di video on demand.

La possibilità di visitare gli stand è molto semplice, intuitiva e facilmente fruibile. Basta infatti avvicinarsi al desk e scegliere tra le varie opzioni proposte, potendo inoltre accedere in alcuni casi direttamente all’e-shop della cantina.

Il Metaverso di Vinophila – Credits Vinophila

Tutto questo permette di interagire facilmente con grandi e piccoli produttori, in costante crescita, e di scoprire in modo facile le loro proposte.

Vinophila è quindi una realtà, esempio di connubio vino e Metaverso, in continua evoluzione che permette di rimanere costantemente aggiornati su tutte le novità del settore e che cerca di rendere l’esperienza sempre migliore sfruttando tutte le potenzialità del Metaverso.

Ecco un video di Lorenzo Biscontin che spiega tutto su Vinophila.

CellarVerse: la metacantina Made in Italy

CellarVerse è una startup nata da un progetto imprenditoriale di Paolo Angeleri e Rosangela Mastronardi ed è una start-up tutta italiana che propone agli utenti la possibilità di creare la propria “metacantina”.

L’idea è quella di offrire nel mondo virtuale diversi servizi, sia a consumatori che operatori del settore.

La piattaforma permette infatti a tutti gli appassionati di scoprire le proposte vinicole di cantine già conosciute, ma soprattutto quelle di piccole aziende con prodotti di nicchia.

Si tratta dunque di una nuova dimensione che ha tra i suoi obiettivi quello di favorire la diretta mediazione tra produttore e consumatore permettendo, tramite nuove tecnologie e una user-experience immersiva, la diffusione della cultura del vino anche tra i clienti più giovani, sia per quanto riguarda la vendita, sia per la conoscenza del prodotto.

una bottiglia di vino nel metaverso di CellarVerse
Credits CellarVerse

Una scelta di qualità ed etichetta ben definita, con una selezione di bottiglie vintage e di collezioni dedicate, realizzate appositamente per CellarVerse. Come ad esempio la collezione numerata di 12 bottiglie di Jarno Rosso del Podere Castorani firmate a mano da Jarno Trulli.

Arte e cultura vinicola che si ritrovano nella attenta selezione di bottiglie dipinte da artisti, come anche la produzione di etichette personalizzate da parte degli stessi.

Un esempio su tutti di questa espressione, la collaborazione con Deodato Arte, punto di riferimento in tutto il mondo per Pop e Street Art.

Bottiglie che gli utenti possono acquistare online e che saranno fisicamente sempre conservate in cantina, ma avranno una loro versione virtuale sempre accessibile nel Metaverso, così da poter essere mostrate e condivise dal proprietario in qualsiasi momento.

Una vera e propria community che offre l’esclusiva possibilità di partecipare a molteplici eventi sia in una cantina nel Metaverso di futura inaugurazione, che in luoghi fisici e reali.

Food&Wine nel metaverso

Degustazione di vino nel Metaverso
Credits Canva

Aziende come 900wine hanno iniziato a sperimentare la vendita tramite NFT creando una collezione apposita andata sold-out in poco tempo.

Altri grandi marchi come McDonald’s, Coca Cola, Starbucks e Heineken hanno già avviato iniziative nel Metaverso, a dimostrazione che questa realtà alternativa va consolidandosi ogni anno di più, attraendo sempre più utenti al suo interno.

Marty Resnick, vicepresidente di Gartner, sostiene che entro il 2026 il 25% della popolazione mondiale avrà trascorso almeno un’ora al giorno nel Metaverso per lavoro, shopping, eventi o istruzione, con il 30% delle organizzazioni che probabilmente avrà nel web3 il suo business.

Il mondo dell’Enogastronomia non vuole essere da meno e molte aziende hanno iniziato a muoversi in questo nuovo spazio parallelo cercando di rendere l’esperienza enogastronomica sempre più veritiera.

La grande sfida alla porta per questo connubio, che per molti aspetti sembra essere vincente, sarà probabilmente come il Metaverso riuscirà a superare l’apparente limite dell’assenza di olfatto e gusto, per poter portare i propri fruitori a vivere l’esperienza in maniera totalizzate attraverso nuove vie. 

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Fin da piccolo con le mani in pasta, ha deciso di trasformare la sua passione in una professione, diventando cuoco. Gli studi classici lo hanno poi portato a decidere di creare un connubio tra le lettere e la cucina, scegliendo l'enogastronomia. Adriano è un appassionato di cucina asiatica e fusion e amante del buon bere.

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