I dolci di Pasqua di Sal De Riso e Andrea Tortora su Sky Uno e Now TV

I dolci di Pasqua di Sal de Riso e Andrea Tortora

Dolci di Pasqua tra Nord e Sud.

Nord e Sud uniti a festeggiare la Pasqua 2020 con i racconti e la realizzazione delle ricette tradizionali dei dolci italiani.

I dolci di Pasqua saranno quelli di due campioni della pasticceria: Sal De Riso e Andrea Tortora, protagonisti di due speciali inediti sulla Pasqua, in onda su Sky Uno e NOW TV il 9 e il 10 aprile, alle ore 19.50, e in replica su TV8 il 12 e 13 aprile, alle ore 12.00.

Sal De Riso e Andrea Tortora: ricette, aneddoti e racconti.

I due episodi di Dolci di Pasqua ci porteranno in un viaggio goloso alla scoperta dei dolci tipici pasquali italiani, ricette che Sal de Riso e Andrea Tortora reinterpreranno con la loro creatività e maestria.

E sarà attraverso le ricette che i due pasticceri si racconteranno al pubblico, narrando aneddoti ed esperienze di profumi e sapori.

La pastiera di Sal de Riso.

La pastiera è il dolce napoletano pasquale per eccellenza. Sarà questo il dolce che Sal De Riso porterà al pubblico e ce lo presenterà ovviamente in alcune delle sue geniali varianti personali, come il “Soffiato di Pastiera”.

Ma ci saranno anche le sue uova di cioccolato e le colombe dalle sfiziose farciture (non potrà certo mancare il suo limone di Amalfi) e le glassature colorate.

L’uovo di Tortora.

Andrea Tortora arriverà nelle nostre case con tutto il suo laboratorio. Racconterà come il suo percorso di pastry chef stellato l’abbia condotto in giro per il mondo in prestigiose cucine, ma sopratutto preparerà la sua interpretazione della colomba pasquale, dal nome autoironico “Uovo di Tortora”.

E se la colomba si chiama uovo, come sarà l’uovo di Pasqua che Andrea ci preparerà?

Non ci resta che attendere i due speciali di Pasqua del 9 e 10 aprile!

 

FONTE. Ufficio Stampa MNComm

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IDEATORE E AMMINISTRATORE DI RISTORHUNTER - Giornalista pubblicista e scrittrice, Francesca è felicemente ossessionata dai racconti e dal potere delle storie: se infatti nessuno è in grado di contrastare la forza di gravità esercitata dalle storie, lei ne è sin dai primi anni di vita la prima vittima. Docente di "arte della narrazione" (anche applicata al mondo enogastronomico), che ama in verità definire "scrittura emotiva", crede che sia assolutamente vero che "Dio creò l'uomo perché gli piacciono le storie". Per Francesca insomma la scrittura è una cosa seria, perché scrivere significa dire quello che non riusciamo a dire e perché la scrittura è "un atto di conoscenza che si maschera di finzione".

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