Offishina ristorante: il pesce come non te lo saresti mai aspettato!

Offishina ristorante recensione

Offishina ristorante: un nome che già prelude a qualcosa di non consueto. Ed è proprio l’inconsueto che, meraviglioso, attende gli ospiti in questo locale di Matino, in provincia di Lecce.

Se state pensando all’assonanza del nome con “officina” sì, non vi state sbagliando, perché il termine è proprio un gioco di intrecci e abbracci tra Officina e Fish, pesce, e oltre la porta di questo ristorante che pare condurre in una località di mare con i suoi azzurri e bianchi dominanti, si cela un’officina del pesce.

Offishina è infatti un marchio registrato, che produce e vende conserve della pesca, ma trasformate all’insegna di qualità, creatività ed innovazione.

Dietro il marchio niente meno che una start up, Officina ittica srl, e dietro la star up vent’anni di esperienza nella ristorazione e soprattutto un nome, quello di Danilo Romano, mente e anima del ristorante e dei prodotti che qui si possono degustare o anche acquistare.

Ora starete pensando a trasformati di pesce “tradizionali”, che so, i carpacci affumicati, oppure i noti “salumi di pesce”.

E invece Offishina offre prodotti unici, ed anche di pregio, realizzati con sistemi antichi di conservazione ma migliorati con tecniche moderne, rigorosamente senza l’utilizzo di additivi chimici.

Qualità e salute sono infatti le parole d’ordine, a partire dalla scelta della materia prima: il pesce azzurro, spesso locale, acquistato da piccoli pescatori che non utilizzano il metodo dello strascico, nel totale rispetto del “mare”.

I conservanti utilizzati sono il sale di miniera extra puro, spezie naturali di macchia mediterranea, olio extravergine di oliva e mosto cotto di uva.

La nuova formula è quella degli insaccati, realizzati con lunghi tempi di lavorazione e tutto manualmente: trasformazione del pesce da crudo a stagionato in quasi 1500 ore di lavoro, tra salatura, insaccatura, catabolizzazione, maturazione e asciugatura.

Il filetto di pesce viene marinato a secco con sale e zucchero, quindi parzialmente privato dall’acqua; rimane però allo stato crudo, come insegna l’antica tecnica nordica a breve conservazione dei pesci.

Solo poco sale di miniera e una prolungata stagionatura e la magia è compiuta! Ma ora che ho stuzzicato la vostra curiosità, sediamoci a tavola e gustiamo le rare e lussuose prelibatezze che Danilo crea e porta in tavola.

Vi sembra bresaola? E invece no! Il Thunnus è filetto di tonno stagionato per quasi cinque mesi. Profumo di alghe essiccate, erbe aromatiche e note marine. Asciutto al palato e piacevolmente sapido. Nota non da poco: è senza glutine, senza lattosio, senza conservanti e coloranti aggiunti.

Il pesce spada viene invece ricoperto da una crosta di spezie, stagionato e non affumicato; ma ecco i Pescatorini, la golosa ciliegina sulla torta di Offishina. La forma e il nome si ispirano ai salumi di carne tradizionali come il cacciatorino, che i cacciatori usavano portare come “spuntino” durante le battute di caccia.  Entrambi stagionati di pesce azzurro, budello di fibra vegetale, il Pescatorino dolce è una selezione di filetti di tonno e pesce spada macinati con l’aggiunta di pesce azzurro, semi di finocchietto selvatico, pepe nero e sale puro di miniera, insaccati e stagionati, mentre il Pescatorino piccante, al posto del pepe è speziato al peperoncino, saporito e piacevolmente piccante.

Il Thunnus si trasforma goloso in involtini con tartare di manzo, ma anche i primi piatti possono essere vestiti a festa con gli insaccati Offishina.

La carbonara  rivisitata è assoluta meraviglia. Da terra si trasforma in mare: lo spada stagionato sostituisce il guanciale mentre le uova di ricci rimpiazzano mirabilmente quelle di gallina; una spolverata di pepe nero effetto  carbone e il “tutto mare” in bocca esplode in fuochi d’artificio. Chiudete gli occhi e immaginate, guidati solo dalle sensazioni dei sapori…

Offishina ristorante carbonara di mare

 

Questo è il mondo di Offishina… Affettare i salumi è delirio emotivo, i profumi stordiscono e la fantasia si sbizzarrisce: antipasti, finger, insalate, taglieri, panini gourmet… basso apporto calorico, tanto gusto e prodotti base adatti ad ogni occasione e portata.

E se vi fermate un attimo ad ascoltare i segreti e i progetti futuri di Danilo, beh, vi assicuro che ad Offishina poi tornerete presto e intanto, farete il carico di prelibatezze da gustare anche a casa.

Offishina Ristorante

Via Basento 13, 73046 Matino (LE)

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IDEATORE E AMMINISTRATORE DI RISTORHUNTER - Giornalista pubblicista e scrittrice, Francesca è felicemente ossessionata dai racconti e dal potere delle storie: se infatti nessuno è in grado di contrastare la forza di gravità esercitata dalle storie, lei ne è sin dai primi anni di vita la prima vittima. Docente di "arte della narrazione" (anche applicata al mondo enogastronomico), che ama in verità definire "scrittura emotiva", crede che sia assolutamente vero che "Dio creò l'uomo perché gli piacciono le storie". Per Francesca insomma la scrittura è una cosa seria, perché scrivere significa dire quello che non riusciamo a dire e perché la scrittura è "un atto di conoscenza che si maschera di finzione".

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