Buffet da Pepi Trieste. “Solo” un panino al prosciutto.

Panini Gourmet? A Trieste quello che fa impallidire tutti!

Quanto si parla di panini in questi anni? Quanto si è sdoganato il concetto di panino come pranzo frettoloso ed insapore?

Ormai, quando si decide di mangiare un panino, non ci si limita a pane e prosciutto, bisogna mangiare un panino gourmet.

Ecco che nascono allora liste con ogni genere di panini gourmet, con tanti ingredienti da far impallidire le ricette più complesse.

Ma esiste, a Trieste, un panino al prosciutto che può gareggiare con qualsiasi panino gourmet esistente. Eppure è “solo un panino al prosciutto”. Ed è quello del Buffet da Pepi.

La storia del panino di Pepi.

La storia di Pepi, e del suo panino al prosciutto, inizia intorno agli anni 70 dell’ottocento, quando una famiglia di Trento si trasferì a Trieste, assorbendo usi e gusti della Mitteleuropa e trovando la ricetta ideale per un prosciutto che si può davvero definire Il Prosciutto.

I Masè presero la tradizione trentina della norcineria, applicando nuovi sapori e profumi al classico prosciutto di Praga, rendendolo, così, unico e inconfondibile al palato.

Da 150 anni la tradizione non è cambiata, nonostante qualche passaggio di nazionalità della città e dei suoi abitanti; così anche oggi possiamo immergerci in questo sapore intenso e delicato allo stesso tempo.

L’uso di spezie, l’arte dell’iniezione manuale della salamoia in vena, che preserva la naturale struttura della carne, la cottura molto lenta e la leggera affumicatura con truciolo di faggio, ci permette di assaporare un prodotto con caratteristiche uniche. Inoltre è privo di lattosio.

Il sapore delicato e deciso dell’affumicatura e la cottura in crosta di pane, che permette alla carne di mantenere tutti gli aromi, si sposa con la piccantezza della senape e del rafano grattugiato, da sempre i compagni perfetti del prosciutto.

Grazie al rafano (o Kren) l’affumicatura del prosciutto è ancora più esaltata, perché la sua piccantezza attira l’attenzione del nostro palato sugli aromi speziati del prosciutto.

L’uso di un pane morbido e soffice permette infine alla senape di unire il pane al prosciutto, creando il panino perfetto.

Se non amate troppo il piccante, potete chiedere di aggiungere solo la senape; la sua naturale piccantezza esalterà il prosciutto in maniera più delicata.

Da Pepi l’essenza del Panino.

Quando assaggiate il panino al prosciutto di Pepi a Trieste qualsiasi altra esperienza verrà posta in un altro piano.

Quello di Pepi, infatti, esprime appieno l’essenza del Panino, l’esperienza di un pasto confortante e nutriente, sia del fisico che dell’animo, creando un legame unico tra voi e la città.

Insomma, non potete visitare Trieste senza andare ad assaggiare il prosciutto di Pepi!

Vi consiglio di provare una doppia esperienza:

  1. sedervi da Pepi ed assaggiare il vostro panino seduti in uno dei locali storici di Trieste (1897), assaporare i profumi che le caldaie sprigionano ogni qualvolta vengono aperte, ascoltare i suoni che da più di 120 anni riecheggiano tra quelle mura;
  2. oppure prendere il vostro panino e andarvi a sedere in cima al Molo Audace, ascoltare la risacca del mare, gli striduli richiami dei gabbiani, la voce della città alle vostre spalle.

Un panino al prosciutto non è solo un panino, ma è storia e tradizione di una città e di un popolo che affonda le proprie radici in un mondo ormai lontano ma pur sempre vivo e presente nei cuori dei suoi abitanti, la Mitteleuropa.

Ricordatevi che il prosciutto cotto triestino con l’osso va tagliato a mano e che lo strato di grasso fa parte di esso, rende la carne ancora più unica!

Buffet da Pepi – via Cassa di Risparmio 3, 34124 Trieste – si consiglia la prenotazione +39 040 366858.

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