Il latte d’oro, la bevanda preziosa per la salute

Ha un colore caldo e invitante, e un nome quasi fiabesco che evoca radici antiche e lontane. Stiamo parlando del Latte d’oro o Golden Milk, l’ultima tendenza tra le bevande, una moda che fa anche bene alla salute.

Le origini.

Mentre in Occidente il Golden Milk è considerato un trend relativamente nuovo, in Asia è invece consumato da secoli ed è considerato un alleato fondamentale per la salute psicofisica.

Secondo la leggenda il suo ideatore, il maestro di yoga Yogi Bhajan, la consigliava ai suoi allievi per mantenere le articolazioni più morbide ed elastiche.

Il latte d’oro in realtà è conosciuto da più di seimila anni come pilastro della medicina tradizionale Ayurvedica.

La medicina ayurvedica considera il latte d'oro uno dei rimedi più potenti per raggiungere il benessere dell'organismo
La medicina ayurvedica considera il latte d’oro uno dei rimedi più potenti per raggiungere il benessere dell’organismo. Credit Canva.

Questa disciplina è basata sulla conoscenza del corpo e sulla salute intesa come equilibrio tra fattori fisici, psicologici e ambientali, sui quali anche il cibo e l’alimentazione hanno un’influenza fondamentale.

La tradizione indiana considera infatti il Golden Milk uno dei più potenti rimedi naturali, tanto da affermare che bere quotidianamente una tazza di latte d’oro per 30-40 giorni aiuta a raggiungere il benessere dell’organismo.

Questo è possibile grazie alle importanti proprietà della curcuma, la spezia protagonista di questa bevanda, responsabile anche del caratteristico colore dorato.

La curcuma, una spezia molto usata nella cucina mediorientale e nella medicina ayurvedica
La curcuma, una spezia molto usata nella cucina mediorientale e nella medicina ayurvedica. Credit Canva.

La curcuma e le sue proprietà.

Pianta erbacea perenne originaria dell’Asia, dal rizoma della curcuma si ottiene una polvere giallo-arancio che viene appunto utilizzata come spezia, soprattutto nella cucina mediorientale.

Il suo ingrediente attivo, la curcumina, è una sostanza dal sapore terroso, amaro, piccante ed estremamente volatile, al contrario del suo pigmento che invece conserva nel tempo il colore, tanto da rendere la curcuma utilizzabile anche come colorante alimentare.

Proprio dalla curcumina, se correttamente attivata, dipendono tutte le proprietà benefiche di questa spezia.

La curcuma, una spezia dalle importanti proprietà benefiche
La curcuma, una spezia dalle importanti proprietà benefiche. Credit Canva.

La curcuma è infatti ormai ampiamente riconosciuta, anche in Occidente, come potente antiossidante in grado di contrastare l’invecchiamento delle cellule, come antinfiammatorio e antidolorifico particolarmente indicato per i dolori muscolari e articolari, ma anche per un semplice mal di testa.

La curcumina aiuta poi a rafforzare il sistema immunitario e ha una potente funzione antibatterica utile soprattutto a contrastare le infezioni a carco delle vie respiratorie.

Stimola il metabolismo e favorisce la digestione, inoltre depura il fegato dalle tossine garantendo il buon funzionamento delle funzioni epatiche e intestinali.

Infine, svolge anche un’importante azione antitumorale, neuroprotettiva e cardioprotettiva, perché aiuta a diminuire i livelli di colesterolo e trigliceridi nel sangue, regola la pressione sanguigna, migliora la circolazione e tiene a bada la glicemia.

Insomma una vera e propria panacea per tutti i mali, che nasconde però un segreto.

Tutte queste proprietà, infatti, vengono attivate solo da un corretto uso della curcuma.

Come attivare le proprietà della curcuma nel Latte d’Oro.

Per godere di tutti i benefici della curcuma è importante riuscire ad attivare correttamente la curcumina, una sostanza estremamente delicata e volatile.

Innanzitutto la sua natura liposolubile rende indispensabile l’abbinamento con un grasso, come appunto quello del latte (vaccino o anche vegetale), che permette alla curcumina di essere assorbita correttamente dal corpo.

Inoltre, per eliminare le barriere del fegato e consentire alla curcumina di essere correttamente metabolizzata, è fondamentale l’utilizzo del pepe nero, che grazie alla piperina rende disponibile al corpo il prezioso principio attivo di questa spezia.

La ricetta tradizionale della medicina ayurvedica prevede quindi di realizzare il Latte d’oro proprio con l’utilizzo di questi 3 ingredienti: la pasta di curcuma, attivata con l’aggiunta del pepe nero, e il latte.

Il pepe nero attiva le proprietà della curcuma, le altre spezie ne aumentano i benefici
Il pepe nero attiva le proprietà della curcuma, le altre spezie ne aumentano i benefici. Credit Canva.

La ricetta tradizionale del Latte d’Oro e le sue varianti.

Mantenendo queste indicazioni di base, è possibile realizzare diverse ricette di Golden Milk seguendo i propri gusti e desideri.

Si possono aggiungere spezie, come lo zenzero o la cannella, erbe officinali e dolcificanti, ad esempio il miele.

In questo modo si può creare una bevanda ancora più ricca di proprietà e di benefici, e in grado di rispecchiare al meglio i nostri gusti.

Al latte d'oro si possono aggiungere, a piacere, spezie, erbe officinali o dolcificanti come il miele
Al latte d’oro si possono aggiungere, a piacere, spezie, erbe officinali o dolcificanti come il miele. Credit Canva.

Come realizzare un Golden Milk perfetto

La ricetta tradizionale del Latte d’Oro prevede la preparazione della pasta di curcuma.

Questa base si ottiene mescolando la curcuma in polvere al pepe nero.

La dose è di 4:1, ovvero ¼ di cucchiaino di pepe per ogni cucchiaino di curcuma, e mezza tazza di acqua per stemperare il composto fino a quando si ottiene una pasta liscia e omogenea.

Attenzione però a non portare mai l’acqua ad ebollizione, per evitare di intaccare la curcumina.

La pasta di curcuma così ottenuta si può conservare in frigorifero per circa 30 giorni, e può avere diversi utilizzi.

Oltre ad essere la base del Golden Milk, può diventare anche un condimento per insaporire legumi, carne o riso, per colorare e aromatizzare gli impasti, sia dolci che salati, oppure per farne una semplice tisana.

Una volta realizzata la pasta di curcuma, per preparare il Latte d’Oro è sufficiente unirne un cucchiaino a 150 ml di latte.

Si può usare il latte vaccino oppure quello vegetale (particolarmente consigliato quello di cocco), l’importante è riscaldarlo senza mai portarlo a bollore, per preservare le proprietà della curcumina.

Un cucchiaino di pasta di curcuma in 150 ml di latte è la ricetta per il golden milk
Un cucchiaino di pasta di curcuma in 150 ml di latte è la ricetta per il golden milk. Credit Canva.

Una volta caldo sarà possibile aromatizzarlo a piacere con gli altri ingredienti, come appunto zenzero, cannella o miele.

E per chi non può rinunciare alla schiuma è anche possibile frullare la bevanda prima di versarla nella tazza e di aggiungere gli aromi.

È sempre il momento giusto per un buon Golden Milk.

Il latte d’oro è semplice e veloce da preparare.

Può essere bevuto caldo a colazione al posto del classico cappuccino, o come tisana nelle lunghe sere invernali.

Il suo potere riscaldante tonifica e rinforza l’organismo, secondo i principi della tradizione ayurvedica.

Il latte d'oro può essere bevuto sia caldo che freddo, mantenendo inalterate le sue proprietà
Il latte d’oro può essere bevuto sia caldo che freddo, mantenendo inalterate le sue proprietà. Credit Canva.

Ma il Golden Milk può essere consumato anche freddo, come bevanda energizzante e dissetante nei caldi pomeriggi estivi, magari con l’aggiunta di una grattugiata di zenzero fresco e uno spicchio di limone o di lime.

Bevanda confortante e preziosa per la nostra salute, il Golden Milk è in grado di ripristinare il nostro benessere psicofisico, ed è utile a contrastare la stanchezza fisica e mentale, il cattivo umore e la depressione.

Per questo è sempre un buon momento per lasciarsi tentare da una tazza di Latte d’Oro. Parola di chi lo ha provato per voi!

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Profondamente legata alla sua Val Trebbia, ama viaggiare, soprattutto con la fantasia, ascoltare storie e conoscere nuove realtà. Da sempre appassionata dalle storie di cibo e dalla scrittura, da qualche anno è stata rapita dal mondo del fine dining, dove l’arte della cucina e del servizio danno vita a esperienze gastronomiche espressione dell’anima degli chef, della loro squadra e, sempre più spesso, di tutto un territorio. Trovare le parole per raccontare tutto questo è una nuova sfida, che affronta con la sua ricetta personale fatta di passione, preparazione e perseveranza.

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